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La Pirandello tiene viva la “memoria” attraverso L’amico ritrovato

Quest’anno gli alunni della Scuola Secondaria Pirandello hanno celebrato “il giorno
della memoria” lasciando spazio alle parole di Fred Uhlman, che nel suo celebre
romanzo L’amico ritrovato parla della vita di uno studente messa a dura prova dalle
leggi razziali. La proposta di leggere il libro, o alcune parti di esso, è stata avanzata
dagli studenti del CRP con l’intenzione di proporre un’attività sulla Shoah che, come
lo scorso anno, coinvolgesse tutte le classi della scuola. E visto che tra gli obiettivi
che il CRP si è prefisso quest’anno c’è anche quello di promuovere la lettura, perché
non trattare il tema complesso della Shoah partendo proprio da un libro che affronta,
in modo delicato e al tempo stesso profondo, il tema della discriminazione? Ogni
classe, monitorata da un docente di riferimento, ha svolto un’attività sul testo
(realizzazione di cartelloni, fumetti, rielaborazioni scritte, teatralizzazioni). Gli
elaborati sono stati poi esposti nell’atrio della scuola e lì rimarranno per un paio di
settimane, in modo tale che il lavoro di ogni singola classe possa essere conosciuto
anche dalle altre classi. Gli alunni del CRP hanno anche individuato alcuni libri della
biblioteca che trattano il tema della “discriminazione” e li hanno esposti in uno spazio
attiguo alla portineria, cosicché ogni alunno, passando, possa vederli, sfogliarli e
prenderli in considerazione per il prestito.
Anche in questa occasione i ragazzi della Pirandello ci hanno stupiti dimostrando di
essere sensibili, nonché disponibili a mettere la loro creatività a servizio di una buona
causa: la coltivazione della memoria per abbattere l’indifferenza e il male.

L'indifferenza porta alla violenza, perché l'indifferenza è già violenza.
Liliana Segre

Pubblicato da GIUSEPPE TROTTA